giovedì 12 settembre 2013

StayCool.it

Intervista al modello Adam Kaszewski

Nuovo volto della Collezione Homme 2014 di Jean Paul Gaultier: Adam Kaszewski

A cura di Joanna Longawa.
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I famosi stilisti sono sempre più attratti dai nuovi volti dell’Europa dell’Est. Adam Kaszewski, un giovanissimo modello polacco dell’agenzia AS Management di Varsavia, a quanto pare, ha conquistato il grande stilista francese, Jean Paul Gaultier. E’ già il secondo anno che collaborano insieme e come dice Adam, non  finisce là. L’anno scorso il polacco ha aperto la sfilata Gaultier e adesso fa parte del suo lookbook. Potevamo vederlo anche durante le sfilate di Parigi/Milano Fashion Week Jean Paul Gaultier Prêt-à-Porter Homme 2014. Adam, anche se la sua carriera è cominciata un anno fa, ha già una buona posizione nel mondo della moda. Incontrato a Roma, mi concede un’intervista veloce ai piedi di Colosseo.
Come si collabora con Jean Paul Gaultier, una gran personaggio del mondo della fashion francese?“E’ un onore enorme. Questa collaborazione dura già dal gennaio 2013, da quando ho aperto per la prima volta la sfilata parigina di Jeana Paul. Lui è una persona molto simpatica, sempre sorridente, ha la sua età, ma sa quello che vuole, sorprende e non schematizza. Inoltre, tutto il team che lavora per lui, è simpaticissimo, amichevole. Lavorare con loro è un piacere”.
Da quando fai il modello? I tuoi successi più grandi?“Tra poco passerà un anno da quando faccio il modello. Mi sembra che l’essere il volto della collezione Gaultier è il mio successo più grande, anche se la nostra collaborazione non finisce qui. Il grande successo sono stati anche le cinque sfilate a Parigi e Milano dove ho lavorato per le famose brand Trussardi, Mugler, Moncler e JPG. Poi, le tre sfilate durante Paris FW S/S 14. A dire la verità, per me ogni tipo di lavoro è un successo e un gran passo avanti”.
Hai intenzioni di rimanere nel settore o hai altri programmi per il futuro?Ho tantissimi programmi ma adesso vorrei puntare su una cosa. Per adesso mi fermo qui non dimenticando però che ogni giorno porta delle nuove opportunità. A volte la vita cambia i nostri programmi in un secondo, in conseguenza non programmo troppo. Adesso sono felice di quello che ho [sorride]”. 
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venerdì 26 luglio 2013

“The Appointment” di Gianpiero Alicchio debutta a Los Angeles




Gazzetta Italia, Luglio-Agosto 2013

Nel momento in cui state leggendo quest’intervista, probabilmente Gianpiero Alicchio, il giovane e promettente attore italiano conosciuto recentemente dalla pubblicità l’Alcatel Touch, sarà a Los Angeles ricevendo un premio dalla giuria di La Comedy Fest per il suo cortometraggio “The Appointment” , girato nella “città eterna” oppure starà girando la continuazione del corto modificandolo in una produzione cinematografica. Intanto, tornato a giugno da Parigi,  incontrato a in Piazza Navona, una delle piazze più magiche e romantiche di Roma, esclusivamente per la GAZZETTA ITALIA, Gianpiero ci racconta della sua opera prima da regista e, con uno sguardo sereno “da innamorato”, aggiunge la sua sugli appuntamenti amorosi in generale.  


Gianpiero, fine aprile 2013 ti sei qualificato al Festival Fest Comedy di Los Angeles come uno dei partecipanti del concorso. Raccontacene.
“Questo festival e alla sua tredicesima edizione ed è uno dei più importanti festival di commedia negli Stati Uniti. Viene fatto a Los Angeles vicino a Hollywood. Partecipano tutti i paesi del mondo e sono pochi ad essere selezionati. Il cortometraggio appuntamento è stato selezionato ufficialmente e sarà proiettato al cinema a Los Angeles il 12 maggio alle 8.30 pm. come premiere americana. Il cortometraggio L'Appuntamento è stato già nominato in diversi festival sparsi per il mondo molto importanti come il Bootleg di Edimburgo ed è stato selezionato anche dal SIFF. Ha vinto un HONORABLE MENTION al Los Angeles Movie Awards 2013 ed è stato nominato, nella sezione cortometraggi, ai Globi D'Oro 2013, la cerimonia si terrà a Roma il 3 Luglio”.
Di cosa parla L’Appuntamento?
“Una coppia di amici, di circa trent’anni, invitano due loro coetanee a cena fuori. Come un vero appuntamento che si rispetti, lasciano decidere il locale alle donne e le rendono loro ospiti. La scelta ricade su un locale vegetariano non molto economico, a detta loro. I ragazzi, cercano di ricorrere alle loro doti galanti per ‘svoltare la serata’ in intimità. Non mostrano nessun risentimento, mettendo a loro agio le ragazze tanto da far venir loro il desiderio di ripetere quanto prima l’uscita. Riescono ad ottenere una promessa dai ragazzi, ma al momento di salutarsi, qualcosa non va per il verso giusto. La serata cambia…”.
Ad apertura film hai voluto inserire una frase di Nietzsche. Spiegaci qual è la relazione?
“Di solito pensare che è l’uomo, sesso forte, a far soffrire in amore la donna è luogo comune ma io credo che ci sia una parità anche in questo senso. Lago della bilancia segna perfettamente un equilibrio di sofferenza. E’ capitato a tutti di ritrovarsi in una situazione scomoda nella quale la scelta è ricaduta sull’apparire invece che l’essere. E’ molto più facile sembrare innamorati, per ottenere qualcosa, che esserlo e tornare a casa a mani vuote, apparentemente. Mi piace scavare nei meandri dell’amore e grattare la corteccia superficiale, per scoprire sempre qualcosa che non so a riguardo o trovare conferme. Credo che per parlare dell’amore bisogna averlo conosciuto, ma qui parliamo del primo incontro, l’appuntamento”.
La scelta di ambientarlo nella “città eterna”, Roma, ha qualche riferimento o è solo casuale?
“La scelta era sicuramente una città esteticamente romantica ma il motivo principale è stato il budget [sorride]”.

Con chi hai lavorato e com’è stato?
“Il gruppo di lavoro è stato individuato tra amici e colleghi di cui ho molta stima, sono dei grandi professionisti. Ognuno di loro ha un gran talento e dovrebbero essere presi più in considerazione dallo showbusiness. Il cast tecnico è stato formidabile a rispondere subito nei miglior dei modi alle mie richieste. Gli attori… sono dei pazzi come me [ride] ma molto molto bravi”.
In questo cortometraggio fai sia il regista sia l’attore, come sei riuscito a conciliari questi due ruoli?
“E’ stata la mia prima esperienza professionale alla regia e devo ammettere che non è stato semplice ma molto molto divertente, in più aggiungi che ho avuto la fortuna di essere anche attore, che vuoi di piu [ride]. Io credo che quando nel tuo film sei anche attore ti ritrovi molto più dentro di quanto tu possa esserlo da regista”.
E adesso? Andrai a Los Angeles?
“Credo che sia giunto il momento di fare l’attraversata di Colombo e scoprire l’America [sorride]”.
Stai preparando altri progetti come regista?
“Si, sto portando avanti tre progetti, non contemporaneamente, uno dei quali è la scrittura del lungo metraggio di The Appointment”.
E come attore?
“Sono appena tornato da Parigi dove ho lavorato come comprotagonista insieme alla giovane attrice Alice Cohen e con la regista Marielle Gautier presso la Cité du Cinéma di Luc Besson. Primi di luglio faccio uno spettacolo teatrale a Napoli, a Capo Miseno. Vi consiglio di non perderlo se sarete a Napoli”.
A proposito di appuntamenti, qual è il tuo prossimo appuntamento?
“A proposito di appuntamenti, devo andare... [sorride]”.

Se volete visitare il sito internet di Gianpiero andate su www.gianpieroalicchio.com
 
 

 

I 150 anni di Martini. Il testimonial italiano, Yurj Buzzi, invita a un Gran Party al Lago di Como

Milanotopnews.it 25/07/2013



MARTINI - E' il secondo anno che Yurj Buzzi, un giovane attore lombardo-pugliese promuove il famoso marchio italiano Martini, questa volta insieme a un’appariscente attrice spagnola Bàrbara Gonzalez. La Martini festeggia i suoi 150 anni promuovendosi con i due testimonial in tutto il mondo ma l’onore speciale di organizzare la Grande Festa Internazionale avrà la terra d’origine, Italia e la Regione Lombardia. Il party Martini Royal si terrà al Lago di Como il 19 settembre 2013. Tutti possono essere invitati, basta partecipare a una selezione/gioco online sul sito http://150.martini.com. Come funziona? Lo spiega Yurj in una videochiamata da Londra: “Sarà un Exclusive party per festeggiare i 150 anni del brand in una deliziosa villa sul lago di Como a Settembre il 19. C'è un concorso on line in questi giorni per tutti i nostri customers e quindi per il mercato globale. Il premio in Palio sarà il viaggio e il soggiorno per due persone sul Lago di Como, per partecipare all'evento Martini il 19 settembre dove ci saranno ospiti e artisti internazionali (Dj, cantanti ... il resto è top secret ). A me e a Barbara toccherà il compito dei padroni di casa!”.

domenica 30 giugno 2013

Milano ospita The Heartbreaks

Milanotopnews.it 30/06/2013


The Heartbreaks, arrivano in Italia per presentare il successo europeo ottenuto con l'album di debutto “Funtimes”, che ha permesso al quartetto di Morecambe, di condividere il palco con artisti internazionali come Morrissey, Carl Barat e Hurts... Loro sono un gruppo dal look retrò per un sound fresco e moderno, una delle bombe in esplosione del 2014.

Da Rolling Stone Magazine, NME al The FLY sono innumerevoli le testate giornalistiche in Uk,pronte a giurare sul successo della band e sul vivace sound, che sposa la sfrontatezza del punk con un gusto per la melodia di chiara natura British. Ne sono esempi brillanti, singoli come “ I didn't think it would hurt to think of you”, “Liar, my dear”, solo per citarne alcuni, che dopo il tour Giapponese del 2012 fanno degli Heartbreaks una band dal successo mondiale, pronti ad arrivare in Italia. Non mancano le note di stile, il loro front-man, Matthew è anche uomo-immagine di Burberry mentre i testi intensi che riportano un po' al periodo new-romantic dei primi The Smiths sono il non-plus-ultra che ha fatto affezionare e avvicinare tantissimi fans già dopo un album all'attivo. Il singolo di punta “Delay Delay” è già una Hit internazionale che è in air-play sulle maggiori radio del nostro paese (tutti i giorni su RADIO2Rai). Al momento la band sta preparando il seguito del loro esordio con Dave Eringa dei ManicStreetPreachers. Rivelano senza falsa modestia che si sentono qualcosa di più che una band e aggiungono, “Arctic Monkeys erano l’ultimo gruppo importante brittannico, noi siamo subito dopo”. Dopo essersi esibiti a fine giugno a Firenze, Pordenone e Genova, 1 luglio 2013 finalmente a Milano, per un inedito showcase-aperitivo al 75Beat / Studio75 con Dj set di Radio Popolare a seguire, free entry dalle 20.00, orario inglese... Scommettiamo che sono davvero bravi come dicono?

martedì 25 giugno 2013

MILANO FASHION WEEK: Men’s Spring/Summer 2014

Milano Top News, 24.06.2013

Milano Fashion Week Interviste - Il 22 giugno comincia Milano Fashion Week Moda Uomo. La collezione Men’s Spring/Summer 2014 si possa vedere come ogni anno nella Camera Nazionale della moda Italiana. L’evento durerà fino al 26 giugno e poi continua a Parigi (26-30).  A Milano dall’inizio di giugno si possono incontrare varie star dello show. Io, un giorno prima della grande apertura, incontro in Hotel Principe di Savoia i due protagonisti coinvolti nell’evento, un fotografo londinese di Roma, Kevin Pineda e il suo caro amico, giovane attore italiano conosciuto dalla serie televisiva “Come un Delfino”, Alan Cappelli Goetz.

CELEBRITY DI MILANO FASHION WEEK: ALAN CAPPELLI GOETZ


Sei una delle celebrità di Milan Fashion Week 2013. E' la prima volta che partecipi in questo tipo di evento?
“No, è da diversi anni che mantengo un rapporto con la moda. Specialmente con Ferragamo. Credo che la moda sia una punta di diamante italiana da non sottovalutare, nonostante le idee personali che si possono avere al riguardo”.

Sei una delle star di serie televisiva Come un Delfino, ultimamente sei apparso anche al cinema in “Principe Abusivo”. Come da attore e persona di showbusiness descriveresti il tuo rapporto con la moda?
“Ne apprezzo il lato estetico, imprenditoriale, e onirico ma pragmaticamente vivo la vita fuori dagli schemi, e quindi dalle tendenze”.

In passato ti è capitato di fare  anche il modello?
“No, mai fatto il modello in vita mia ma l'idea mi divertirebbe”.

Passi spesso a Milano? Dopo FW vai anche a Parigi? Segui con attenzione tutte le novità fashion?
“Non andrò a Parigi per motivo di lavoro. Non seguo assolutamente le novità del mondo della moda, piuttosto mi affascinano singole notizie o singole capi di cui mi incuriosisco e scopro la storia”.

Il tuo stilista preferito?
“Trovo che le grandi famiglie e figure della moda italiana abbiano storie personali di gran lunga più interessanti dei capi che disegnano. Quando acquisti un nome, tocca a te darne il valore aggiunto”.

FOTOGRAFO MEN FASHION DI LONDRA: KEVIN PINEDA






Kevin, lavori nel campo di moda da qualche anno. Con quali stilisti avevi collaborato durante questo periodo? 
“Sono passati due anni che lavoro in quel campo. Durante questo periodo ho lavorato  a Roma con della fantastica gente e ho collaborato con varie riviste, Carbon Copy, Maxim, Design Scene, Rough UK/Italia, Dansk e tante altre. I grandi stilisti non li ho mai incontrati di persona ma avevo l’onore di preparare  degli shooting per loro”.

Il tuo ultimo progetto hai realizzato per Maxim Italia. Dove possiamo vedere le tue opere?
“Ho studiato l’architettura a Londra il che oggi mi permette durante gli shooting di guardare le cose con un altro occhio. Nella fotografia mi concentro soprattutto sul bianco e nero e i miei modelli inserisco in un contesto paesaggistico come se facessero parte di una struttura. Inoltre gioco con la luce, cambio perspettive. Ho sempre preferito le foto naturali di quelli teatrali. Sì, ho fatto lo shooting per Maxim di Luglio 2013 e ho avuto il piacere di lavorare con la top model Youma Daikite”.

Milano Fashion Week comincia già domani… Partecipi anche in quello di Parigi. Come ti sei preparato per questi due show?
“Ho organizzato il mio team a Roma che mi ha aiutato e aiuterà durante gli shooting e con i video che accompagneranno alle sfilate. Sto collaborando con modelli e agenzie che si occupano di entrambi show, più con le riviste Rough Italia e Design Scene”.

Come è  cominciata la tua avventura con Milano Fashion Week?
Ci sono stato portato a gennaio da un mio caro amico, lo stesso che adesso si trova qui al mio  fianco [sorridono], Alan Cappelli Goetz, attore italiano. Sono stato sempre curioso di come sono fatti questi tipi di spettacoli. Adesso sto collaborando con varie riviste aiutandole a gestire questi show”.

Come descriveresti il tuo lavoro con modelli? Con chi lavori spesso e volentieri?
“Molti modelli sono amici miei ancora dei tempi di Londra.Con piacere ci lavorerei di nuovo con loro. E’ gente fantastica”.  

Viaggi spesso per il lavoro?  Il posto o shooting che non ti scordi mai?
“Sì, adesso si. La mia Gallery di Roma, fondata due anni fa, non mi ha permesso di viaggiare spesso.  Ma ultimamente si, viaggio sempre di più, sono stato a Copenhagen.  E’ stata un’esperienza indimenticabile, ho lavorato con uno splendido team di persone”.

Cosa stai organizzando ora nella tua galleria romana The Room e perché Roma? Programmi tornare a Londra o forse vorresti trasferirti a Milano per un po’?
“La galleria di Roma era un gran progetto. Era il posto che univa dei grandi cervelli e creava un’ambiente ideale per sviluppare delle idee di giovani artisti. In questo momento siamo nella fasi di delocalizzazione. Abbiamo bisogno di spostarci in un posto più spazioso e vogliamo fare le cose meglio, per noi intendo il mio team e amici artisti coinvolti.  Invece per quanto riguarda me, non so ancora. Probabilmente tornerò a Londra, lo vorrei tantissimo, o cambio la città. Ho pensato anche di andare a Copenhagen per studiare il design e di aprire un business con amici qui, a Milano”.









“Multiplex”, il cinema maledetto, dal 27 giugno nelle sale


Net1News, 24.06.13

“Multiplex”, il nuovo thriller italiano “all’americana” esce in tutti i cinema italiani già il 27 giugno 2013, il 24 in anteprima in Cinema Adriano. Federico Palmieri, “il cattivo” ci racconta in primis del film.




MULTIPLEX – E’ un nuovo thriller/horror di un giovane regista Stefano Calvagna conociuto precedemente dai film “Il Lupo”, “Cronaca di un assurdo normale”. La trama del film non sorprende tanto come il posto dove accadono gli eventi – il cinema! Un gruppo di amici ( Ambra – Lavinia Guglielman, Valerio – Jacopo Troiani, Mattia – Gabriele Mira Rossi e Clelia – Laura Adriani) decide di trascorrere la notte in una multisala dopo aver visto un film, una multisala di nome Multiplex ovviamente. Ma i giovani forse sottovalutano il fatto che su quel posto girano strane leggende metropolitane e ne pagheranno le conseguenze sulla loro pelle. Non sanno che il loro destino dipenderà dalla Guardia del cinema (Federico Palmieri), un uomo dalla maniacalità estrema, che considera sua missione mantenere l’ordine all’interno del multisala. Ho deciso di confrontarmi con “il male” e ho incontrato la guardia in privato per farle quualche domanda al riguardo del film. 

Federico, “Multiplex” diretto da Stefano Calvagna, esce al cinema l'11 giugno 2013 e tu sei la sua star. Senti i brividi sulla pelle vedendo il tuo volto su tutti i poster di tutti i cinema in Italia?

“Tecnicamente non sono la star ma anzi sono il meno conosciuto del cast! Il mio personaggio essendo "il cattivo" chiaramente viene messo in rilievo essendo un thriller”.
La trama di “Multiplex” è davvero terrificante. Un gruppo di ragazzi viene intrappolato in un cinema “maledetto” insieme a una guardia notturna, te, che nasconde un macabro segreto. Non è il tuo primo ruolo “da cattivo”. E' difficile interpretare dei personaggio maniacali e psicologicamente squilibrati? Come ti prepari?

“Io personalmente prima mi documento sul tipo di squilibrio e poi vado di fantasia ed istinto, cerco di guardare la realtà con accortezza per poi riprodurla con la mia immaginazione. Ogni personaggio ha un suo tipo di preparazione ma non sono un fanatico di un metodo. Nella recitazione, preferisco la ricerca continua. Presto la mia anima al personaggio e poi il resto viene da sé”.

I lavori su quel film si sono svolti in soli 14 giorni. E' una produzione molto veloce e giovane. Cosa racconteresti del tuo cast e della vostra collaborazione?

“Il cast è veramente di qualità, tutti giovani ma con un esperienza ed una maturità di set da veterani. Sul set c'è sempre stato un bel clima, tutti gran lavoratori e professionisti a partire dall'ottima regia di Stefano Calvagna, fino ad arrivare al direttore della fotografia, Dario Di Mella, una persona splendida al livello umano ed un talento che sicuramente troverà grossi riscontri tra i ‘grandi’”.


 

giovedì 23 maggio 2013

Gli Young Rival: Il loro primo concerto in Italia, gratis al Rocket il 26 maggio 2013

Milanotopnews.it 23/05/2013


Gli Young Rival, formazione canadese della stessa label di The Spinto Band e Girls In Hawaii, arrivano a Milano il 26 maggio per la loro imperdibile data unica in Italia. Un Free Special Sunday al Rocket di Milano, dove dalla prima serata, saranno protagonisti Live del Warm up milanese per il Lottarox Summer Festival 2013 con a seguire Dj set a cura di Giulio Calvino (Hot Gossip) & in collaborazione con Toh! magazine e yeep.it La musica del trio di Hamilton che vede in line-up Aron D’Alesio (chitarrista, frontman), John Smith (bassista) e Noah Fralick (batterista) oscilla tra i vari stili, rock and roll, indie rock e quel garage/alternative americano fra Black Lips e The Thermals che gli ha concesso supporto dello streaming album anche da parte di VICE Magazine e NOISEY in Uk. Infatti l’ultimo lavoro che presenteranno al Rocket, “Stay Young” (2012) ha avuto molto successo su youtube anche grazie ai video “Two reasons”, parentesi artistica in collaborazione con il pittore statunitense James Kuhn e “Nothing you know well”, una vera perla indie-pop, diretto da Jared Raab. Per diventare le star internazionali ai ragazzi di Hamilton non manca nulla, neanche il senso dell’umorismo. Infatti se andate a curiosare sulla loro pagina facebook, facendo un’allusione sulla capitale della moda si divertono a commentare : ”Domenica suoniamo a Milano, dovremmo proprio indossare le nostre T-Shirt più cool!”. Milano vi aspetta con ansia.

mercoledì 22 maggio 2013

Is Tropical: nuovo album "I’m Leaving", tormentone estate 2013

Net1news.org 22/05/2013

Questo misterioso trio londinese, il 23 maggio in Hoxton Gallery a Londra lancia il loro nuovo secondo album intitolato “I’m leaving” ispirato all’ultimo viaggio della band in Oriente (Mongolia e non solo), prodotto da Luke Smith (Depeche Mode). Sono i primi inglesi a conquistare quei “paesi lontani” con la loro musica, un mix di heavy bass, beat driven, electronic e pop influenzato dalla lo-fi dance music.

IS TROPICAL - Loro carriera internazionale comincia nel 2009 con l’uscita del single “When O’ When” prodotta dal Al Al Al (The Big Pink, Klaxons, Duran Duran) e il primo album “South Pacific/Tan Man” mixato da Crystal Castles e Gwen Stefani e diretto da G. Philips.  Dopo il loro debutto con long player “Native to”, single “The Greeks” ( 3.500.000 di visite su youtube e premi The Antville Music Video Awards 2011, UK Music Video Awards 2011, D&AD Yellow Pencil Award 2012, Artrocker Award) ed EP “Flags”, Is Tropical partono per il primo tour mondiale (Inghilterra, Europa, America del Nord/Sud, Estremo Oriente e Gappone). Loro nuovo album I’m leaving annunciato mese scorso da sexy choc single “Dancing Anymore” (Megaforce) è il frutto di questo lungo viaggio e di passione per l’Oriente. Sul loro sito facebook sul post del 20 maggio 2013 commentano: “E’ stato molto eccitante ma in qualche modo ce l’abbiamo fatta. Oggi è stato rilasciato il nostro secondo album registato in Flesh & Bone Studios in Hackney”. Prossimamente, dopo il debutto a Londra, Is Tropical vanno a Parigi (30 maggio a Café Charbon) e a Berlino (31 maggio, Comet Club) dove suoneranno anche in estate. In Italia speriamo di vederli in autunno. “I’m leaving”, per come diverte, per come sembra surreale, per come elettronicamente sorprende e per come lo descrive la stampa internazionale, ha tutte le carte in regola per essere uno dei dischi più ascoltati dell’estate 2013. 

mercoledì 15 maggio 2013

Gli Amanti: il 19 maggio concerto a Milano al Circolo Arci Biko

Milanotopnews.it 15/05/2013

Gli Amanti è una nuova band italiana di matrice cantautorale nata nel 2011 a Milano. Il capoluogo della Lombardia è riuscito a riunire un enorme talento di quattro ragazzi della Puglia, Sardegna e Calabria, gli amanti della vita e dell’amore, in un EP omonimo prodotto da Sonorika.com nel 2012 e, recentemente, in un nuovo album in uscita intitolato “Strade e Santi”. I loro testi, piccoli gioielli poetici, scritti da Domi Tinelli e Piero D'Aprile, raccontano delle storie quotidiane, parlano con brividi dei sentimenti, delle delusioni e degli incontri inaspettati nei vari luoghi di città o nei posti immaginari. I loro brani rock, blues, jazz, folk, sebbene siano cantati solo nella lingua italiana, nel sound e nella forma guardano alle realtà internazionali. La loro musica è fresca come “La Primaveragattanera” (titolo di una delle canzoni) e coinvolge, chi li ascolta, in un viaggio emozionante pieno di contrasti e un certo "dramatismo lirico". Dopo un lungo tour per l’Italia (Napoli, Puglia, Sicilia, Bologna ecc.) Gli Amanti a maggio tornano a casa d’origine concedendomi una veloce intervista “sulle scale del Duomo”.



La vostra band nasce nel 2011 a Milano e nonostante la sua giovane età siete già riusciti a collaborare con degli artisti come Il Pan Del Diavolo, Green Like July, L'Officina della Camomilla, Paletti ecc. esibendosi su alcuni dei palchi più importanti d’Italia. Come vi siete conosciuti?
È nato tutto dalla semplice esigenza di fare musica che avevamo in comune con Piero, amico d'infanzia che non incontravo da tempo e che scherzando, mentre eravamo in Puglia per il BucoBum Festival, chiese di raggiungermi a Milano per suonare un po' insieme. Di li iniziammo da subito a proporre pezzi nostri con il nome Gli Amanti ma eravamo soltanto in due... Poco dopo, al Massive Arts Studios di Milano, conoscemmo Fabio, il nostro attuale tastierista, con cui registrammo in pochissimo tempo il nostro primo EP omonimo grazie anche al supporto di Sonorika.com che ci ha aiutati ad emergere dignitosamente (si spera). Oggi siamo in quattro perchè sulla nostra barca abbiamo deciso di farci salire il naufrago Peppe, batterista tanto atteso e con cui stiamo lavorando alla realizzazione del nostro prossimo disco “Strade e Santi”.
Siete appena tornati dalla Puglia e tra poco suonate a Milano al circolo Arci Biko. Programmate più concerti nella Regione Lombardia?
Abbiamo suonato parecchio in Lombardia, anche perchè di base viviamo tutti a Milano e quindi è anche più semplice spostarci e trovare date. L'Italia è davvero un bel Paese e ci piacerebbe portare la nostra musica ovunque... Questo dipende però da chi organizza gli eventi e quindi non siamo noi a scegliere dove suonare. Suoneremmo sempre e ovunque se solo fosse possibile... I ragazzi che oggi vanno ai concerti e ascoltano musica dal vivo sono sempre più appassionati ed attenti, seguono molto le riviste di settore e sono apertissimi alle novità che gli vengono proposte. Fanno parecchio caso al testo e ai messaggi che si vogliono trasmettere, hanno voglia di ascoltare e lasciarsi trasportare e coinvolgere dalla musica stessa... sarà per questo che per ora ci è sempre andata bene?
Il produttore che ci ha creduto nel vostro grande talento è il Sonorika.com di Massimo Morgante. Come descriveresti la vostra collaborazione? Avete intenzione di fare un altro disco insieme?
Eravamo al Rocket per una data e a fine concerto si avvicina Massimo chiedendoci di poter contribuire al progetto. Scopriamo in quell'occasione di essere anche vicini di “Studio”. Di li è nata una grande amicizia prima che un rapporto lavorativo. Infatti più che una produzione vera e propria, ci siamo impegnati a collaborare visto che probabilmente è stato il nostro primo fan (è lui che si definisce così...) e che come noi ha voluto credere nel progetto. Abbiamo stampato il disco e di li abbiamo iniziato il nostro lungo viaggio che speriamo di non concludere mai. Dobbiamo tanto a lui e Sonorika ma le nostre strade si sono divise per impegni vari e abbiamo deciso di registrare il nuovo disco in maniera completamente indipendente, supportati da chi, come Massimo, crede davvero nel nostro progetto. Infatti “Strade e Santi” - si chaimerà così - cercheremo di realizzarlo con il sostegno di chi vorrà contribuire tramite il sito di crowdfunding Musicraiser, fondato da Giovanni Gulino – voce del gruppo Marta Sui Tubi – e dalla sua compagna Tania Varunie. Dobbiamo raggiungere un obiettivo per tirar su i soldi sufficienti alla sua realizzazione... Basta andare sul sito e acquistare il pacchetto che si desidera. Insomma, incrociamo le dita e contiamo su di voi!
Non siete milanesi ma i vostri testi sono “pieni di Milano” [“Bonjour mon amour ti aspetterò sulle scale del Duomo”]. Come questa città ha cambiato la vostra vita?
Proveniamo da regioni d'Italia differenti, io e Piero dalla Puglia, Fabio dalla Sardegna e Peppe dalla Calabria, ma dobbiamo dire grazie a Milano perchè è questa città che ci ha fatti incontrare. Qui abbiamo vissuto esperienze nuove, vite tra “Strade e Santi”, abbiamo conosciuto gente incredibile, amici veri, con una voglia pazzesca di vivere davvero, al massimo. Qui siamo stati accolti con calore e rispetto. Questa è diventata la nostra seconda casa, la Milano degli amori sulle scale del duomo e degli addii in Centrale, del grigio che ti fa capire davvero quanto è bello il sole, di chi corre e si da da fare ma si ferma e gode dei suoi pensieri in metropolitana. Milano che ci consuma, che si lascia amare e odiare... come un amante.
E dopo Milano…? Vorreste conquistare un altro paese, un’altra città Europea, tutto il mondo?
Non siamo conquistatori e quello che facciamo deriva dalla semplice esigenza di esprimerci e magari portare un messaggio a chi ha voglia di ascoltare. Sarebbe bello poterlo condividere con più persone possibili ma se così non dovesse essere, saremmo comunque soddisfatti... Questo è il nostro modo di sentirci liberi e speriamo che di libertà si riempia il mondo...

sabato 9 marzo 2013

LE INTERVISTE DI JOANNA LONGAWA: “ANNA MARCELLO” OVVERO LA BELLEZZA MEDITERRANEA CHE HA CONQUISTATO LONDRA CON UNO SGUARDO!

Mondospettacolo, Marzo 2013

Anna Marcello, attrice napoletana dotata di una bellezza magnetica, da qualche anno residente a Londra, l’anno scorso ha conquistato i mercati internazionali facendo la testimonial di un brand di orologi firmati da Alessandro Baldieri. L’ho Incontrata nella capitale inglese in un freddo giorno del  mese scorso, mi è sembrata una dea del sole, un po’ distratta, un po’ pazzerella, ma sempre una dea che emana di un’energia unica. Abbiamo parlato delle sue esperienze cinematografiche italiane e inglesi, del suo lavoro di testimonial e delle sue vacanze dei sogni.
Anna, sei di Napoli ma da un paio di anni vivi a Londra. Come ti sei acclimatata in questa bella, vivace ma anche fredda e umida città?
Inizialmente è stato un po’ faticoso ma  non  mi sono lasciata influenzare dal clima e poi quando voglio, per nostalgia o per lavoro, prendo un aereo e in due ore sono in Italia. Ho trovato un equilibrio. Vivo in  una città che culturalmente offre tanto, è multietnica e affascinante.
Tra il 1999 e il 2002 hai girato due film con il regista Luciano Odorisio: “Senza movente” e “Guardiani delle nuvole”.  Come ricordi le tue prime esperienze sul grande schermo?
Ero timida, fragile, insicura e solo grazie al mio aspetto mediterraneo e alla mia testardaggine riuscivo a nascondere bene questi aspetti che odiavo di me.  Nel ripensarci mi emoziona e mi fa sorridere sempre.
Partecipando all’horror “The Tomb” diretto da Bruno Mattei, hai vinto il premio come miglior attrice protagonista all’Archeo Trash Film Festival. Ti è piaciuto girare questo film horror? Vorresti ripeterla come esperienza?



Era un trash horror. E’ stato divertente lavorare con Bruno Mattei.  Il vero horror fu quando mi ritrovai di fronte alla mia controfigura che era un filippino di 1 metro e 40.   Certo che lavorerei di nuovo in un film horror ma non mi piace essere caratterizzata…
Nella tua biografia non mancano i nomi di registi italiani come Federico Zampaglione, frontman dei Tiromancino (“Nero bifamigliare”) e Roberto Faenza (“I vicerè”) conosciuto soprattutto all’estero per “Copkiller” con Harvey Keitel e “Someday This Pain Will Be Useful To You” basato sul romanzo di Cameron. Raccontami un po?
Ho lavorato nei due film contemporaneamente, in uno interpretavo il ruolo di Chiara e nell’altro quello di Bruna. “I vicerè’” è stato un film duro e faticoso, nonostante ciò  Roberto Faenza  dava  spazio a ogni attore, ti  ascoltava e se proponevi qualcosa di buono era pronto a lasciarti fare. Federico Zampaglione, anche se era la sua prima regia, sembrava che in tutta la sua vita non avesse fatto altro che quello.
Sei la testimonial di una famosa marca di orologi disegnati da Alessandro Baldieri. Ti è capitato di essere stata fermata per le  strade di Londra? Come ti senti nel ruolo di testimonial?
Mi ci sento benissimo. Lo spot con Baldieri è stato fatto per il Giappone, New York e Grecia, a Londra fecero solo il lancio. Da New York sono stata contattata da persone che l’hanno visto. Quest’anno sono stata scelta e ho lavorato per un marchio svizzero di beauty Blassom Gardens, tra non molto uscirà.

E’ vero che ora stai girando in Inghilterra un film per la tv inglese?
No, non lo sto ancora girando, comincio tra qualche mese. Sarà una commedia. Ma di questo ne parleremo nella prossima intervista.
Come ti autodefiniresti? 
Buona, generosa.
Hai un motto che ti rappresenta?
Trasformare l’impossibile in possibile.
Avendo il mondo a disposizione, dove passeresti le tue vacanze? 
Amo il mare quindi Caraibi? Mah… Sì, ne avrei bisogno ma preferisco un posto del mondo che ancora non ho visitato… Qualunque esso sia, l’importante è che abbia un bel mare e cose interessanti da vedere.
Qual è il tuo sogno per il futuro?
Realizzare ciò che desidero ed essere felice.
(LE FOTO SONO STATE SCATTATE DA: CARLO BELLINCAMPI, ROBERTO ROCCHI E IMPERIA STAFFIERI)






venerdì 15 febbraio 2013

Alan Cappelli: San Valentino con “Il principe abusivo”


 Net1NEWS 14.02.2013


Alan Cappelli: San Valentino con “Il principe abusivo”


“Il principe abusivo” è una commedia romantica e favolosa ambientata a Roma, ideale per la serata di San Valentino. Racconta una storia di una principessa (Sarah Felberbaum) in ricerca del suo principe azzurro, in quel caso “abusivo” .


Alan Cappelli: San Valentino con “Il principe abusivo”

"Il principe abusivo” è una commedia romantica e favolosa ambientata a Roma, ideale per la serata di San Valentino. Racconta una storia di una principessa (Sarah Felberbaum) in ricerca del suo principe azzurro, in quel caso “abusivo”. Il film diretto ed interpretato da Sani conosciuto a tutti come Mattia Volpe da “Benvenuti al Sud”, qui nei panni di Antonio, uno squattrinato cronico che lavora come cavia volontaria per i test di case farmaceutica che si ritrova al cospetto di viziata Letizia (la principessa) di cui inevitabilmente si innamora. Durante la conferenza stampa dell’11 febbraio 2013, uno degli attori, Alan Cappelli Goetz, racconta del film.
Alan, nel film “Il principe abusivo” interpreti Gherez, un ruolo secondario? Chi è il tuo protagonista?
Gherez è il principe del Belgio. Io di cognome faccio Goetz e sono nato in Belgio... Quando mi è arrivato il provino mi sono detto:VOGLIO QUESTO RUOLO! Gherez è "l'antagonista" se vogliamo, anche se non è cattivo, è solo un po’ noioso. Non ha capito che per conquistare le donne non si possono inventare mielosi pometti e aspettarsi l'amore eterno. Forse lui vive davvero in una favola.
Come si lavora con i famosi comici come De Sica (Anastasio, ciambellano di corte) e Sani?
Lavorare con Siani e De Sica è una fortuna. Si impara ogni istante, da quando sei al trucco e ascolti i loro aneddoti a quando improvvisi con loro sul set. Sono stati veramente generosi con me, mi hanno dedicato tempo e attenzioni che spesso i "grandi" non danno ai giovani. Mentori direi... e due vulcani, seppur fatti di una pasta diversa, De Sica sensibile, a tratti melanconico, Siani sempre in moto, esplosivo.
Dopo aver fatto la controfigura di Robert Patison e un nuotatore nel “Come un delfino” è stato difficile per te interpretare un ruolo comico?
In realtà ho cominciato a teatro con la commedia e i miei primi lavori sono sempre stati di commedia. Mi piace, la sento mia, e credo che possa dare tanto in questo genere che in italia non viene quasi mai preso in considerazione come qualitativo, ma solo quantitativo, i biglietti staccati al cinema.
Consiglieresti “Il principe” per San Valentino?
Il principe è assolutamente IL FILM di San Valentino! Single o no, vi farà ridere, emozionare, pensare e vi stupirà per la pulizia e la sobrietà della comicità. Non una parolaccia dall'inizio alla fine. Che meraviglia!

lunedì 21 gennaio 2013

3moonboys. Alternatywny rock z Bydgoszczy

Nasz Swiat, Styczen 2013


3moonboys to bydgoska grupa muzyczna wykonująca rock alternatywny. Powstała w 2004 roku początkowo występując pod nazwą Piąta Strona Świata (do 2000) i Charlie Sleeps (do 2004). Obecnie znana rόwnież za granicą, w Niemczech i na Słowacji. Zespół tworzą: Marcin Karnowski – perkusja, Wojtek Kotwicki - gitara, śpiew, Miłosz Runge - syntezatory dźwięku, Piotr Michalski - gitara basowa, Redek Drwęcki - syntezatory dźwięku.
Skakankan to ich czwarty album, album nietypowy. Sam tytuł i konstrukcja nawiązują do “Gry w klasy” Julio Cortázara. To muzyczne skakanie ze stylu na styl, z gatunku na gatunek. “Można go czytać na kilka sposobów” – tłumaczy w jednym z wywiadόw basista grupy Piotr Michalski – “Numery na płycie są bowiem swego rodzaju kodem, według którego możesz słuchać piosenek. Jako że część utworów jest instrumentalna, teksty do nich zapisano na trójkątnej okładce płyty. Tak więc ta skakanka pasuje jak najbardziej”. Tytuł krążka wymyślił perkusista zespołu, tekściarz, pisarz, poeta, Marcin Karnowski. Nie do pominięcia są też skojarzenia z liczbą 3: 3 narracje, 3 kąty trόjkątnego digipacku, 33 minuty trwania płyty. Muzyka alternatywna nasączona głębia literatury to niezwykłe połączenie, a jeśli dodamy do tego oryginalność nowych kompozycji i jej ukrytą symbolikę, całość wygląda imponująco. Dźwięki elektroniczne rozbijają monotonię, doganiają wspaniały, wciągający, melancholijny, radioheadowy, “angielski” głos wokalisty Wojtka Kotwickiego. Album złożony z ambitnych tekstόw, twόrczych poszukiwań oraz z zarejestrowanych wewnętrznych sporόw pozwalających słuchaczowi wejść w sam środek procesu twόrczego, uczestniczyć w  muzyce alive. 3 moonboys - dadaistyczna wersja muzyki, układanka kodόw codzienności, niepokόj klawiszy i słόw: “A co jeśli zmierzamy donikąd? Better slow down than talk it [A knee]”. Polecam gorąco.

Joanna Longawa