La pittura proustiana di Mauro Di Silvestre
starsystem.it
“[…] Non ho paura del male. Non ho paura degli estremismi religiosi. Non ho paura di uscire di casa quando viene la sera. Non ho paura che qualcuno possa ferire la mia famiglia perché ho imparato a proteggerla. Non ho paura di invecchiare. Non ho paura della morte perché la mia pittura mi renderà immortale”.
La sua arte, essendo una continuazione del pensiero proustiano, cerca il tempo perduto, immerge nei ricordi del passato, richiama le figure dei famigliari e degli oggetti d’infanzia che sulle sue tele appaiono a tratti, più come dei fantasmi, catturando spesso tutta l’attenzione del quadro. Tra le caratteristiche più evidenti nel suo lavoro più recente, è la compenetrazione di eventi, persone e luoghi del passato, o del presente, che si intrecciano in una rete di ricordi sovrapposti e irrequieti. Il “disilvestrianismo” è pittura dei colori forti e decisi, contrastati con dei ricordi più intimi che denudano il vero volto “guerriero-nostalgico” dell’artista.
La mostra che apre l’anno 2015 è una mostra coraggiosa, ideologica, polemizzante. L’artista provoca un po’ il pubblico con il suo manifesto lungo di 30 righe in cui constata: “[…] Non ho paura del male. Non ho paura degli estremismi religiosi. Non ho paura di uscire di casa quando viene la sera. Non ho paura che qualcuno possa ferire la mia famiglia perché ho imparato a proteggerla. Non ho paura di invecchiare. Non ho paura della morte perché la mia pittura mi renderà immortale”. Di Silvestre con il coraggio da futurista e ambizioni da Orazio, a qualche giorno prima dall’inaugurazione e senza paura, concede a StarSystem una veloce e impavida, come la sua confessione-manifesto, intervista online.
Un secolo fa, all’inizio di una nuova era della, cosi detta, civilizzazione e boom industriale, erano i futuristi a gridare il loro manifesto sulle pagine di “Le Figaro”. Oggi, quando i tempi sono cambiati e il mondo soffre la crisi economica e di valori, tu, l’artista a tempo pieno, gridi il tuo credo “Non ho paura”. In quali circostanze è nato questo bisogno dentro di te?
La frase "Io non ho paura" nasce dalla sensazione che ho provato nei mesi in cui lavoravo alla mostra. Mesi difficili, dove ho superato ogni sorta di ostacolo, ma non ho mai smesso di credere in quello che stavo facendo. Gli artisti non hanno mai paura degli ostacoli, continuano a fare il loro lavoro nonostante le infinite ostilità che incontrano nel loro cammino, ma in questo momento ancora più duro per le difficoltà economiche e politiche che il nostro paese (e non solo) sta vivendo bisogna credere ancora di più nelle nostre capacità e dimostrare ancora di più il nostro coraggio. Bisogna gridare ancora più forte: Io non ho paura...
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