mercoledì 19 dicembre 2012

Max Simotti alias Max Follie


Nell'ambito di fashion & glamour è uno dei fotografi più richiesti di Roma e più apprezzati in tutta l'Italia. Gentile, naturale, spiritoso, affascinante e anche un gran lavoratore. Così possiamo descrivere Max Simotti. Ci conosciamo già da due anni ma solo ora ha trovato il tempo per un'intervista.

Quando è nata la tua passione per le foto?
Sin dall'adolescenza sono stato attratto dalla fotografia. Ero affascinato dalle immagini in bianco e nero che uscivano su molte riviste patinate dell'epoca. Ancor oggi conservo una vasta collezione di PHOTO, un giornale di fotografia conosciuto in tutto il mondo.
Ti ricordi la tua prima macchina fotografica?
La mia prima macchina fotografica è stata una Zeiss degli anni Cinquanta che ancora possiedo e che tengo ben conservata in una teca di vetro, un piccolo gioiellino direi.
Andy Warhol senza la sua macchina fotografica non poteva vivere dicendo che la portava con sé ovunque andasse. Cosa per te vuol dire fotografare? È un lavoro o la tua filosofia della vita?
Beh, anche in viaggio non lascio mai la mia macchina fotografica. Anche perché la considero un estensione della mia fantasia oltre che del mio braccio. Fotografare per me è una filosofia di vita che si tramuta in lavoro, un lavoro piacevole direi.
Le tue prime esperienze si son svolte nell'ambito cinematografico. Hai lavorato con dei grandi come Ridley Scott o Dario Argento. Come potresti descriverli?
Due personaggi molto carismatici ma totalmente diversi nei comportamenti. Ridley - riflessivo, molto meticoloso, un genio delle inquadrature e un precursore dei film moderni di fantascienza. Dario invece è un visionario, un animale notturno; ti basti sapere che lui gira sempre di notte… Non ama il giorno e si trasforma come un vampiro per tirar fuori tutta la sua creatività nera al calar delle tenebre.
Tornando a Ridley Scott, un giorno disse: "la pubblicità mi ha portato dove sono, è stata la vera scuola per la tecnica filmica". Invece, guardando il tuo percorso, tu hai fatto il contrario, prima hai cominciato dal cinema e poi sei passato alla pubblicità, quella col la "p" maiuscola, basta menzionare la campagna per Laura Biagiotti del 2009-2010, per Dolce Gabbana (2010) o per Coca Cola con la partecipazione delle star come Britney Spears, Beyoncé, Pink, Enrique Iglesias e Queen. Come personaggi di questa fama?
Iil percorso inverso è stato solo per una questione di opportunità. A me sono arrivate al contrario ed ho raccolto la sfida cercando di fare del mio meglio. Lavorare con personaggi famosi non è stato complicato, anche perché, quando c'è gente di questo calibro, la macchina organizzativa è mostruosamente efficiente.
Ti è anche capitato di realizzare qualche videoclip di Renato Zero, Eros Ramazzotti, Tiziano Ferro. I due ultimi sono famosissimi in Polonia. Chi di loro tre ti piace di più come artista?
Sono tutti dei grandissimi artisti italiani. I titoli delle canzoni sinceramente non me li ricordo, ma posso comunque descriverti i brani. Eros Ramazzotti cantava in duetto con Anastasia. Nel video di Renato Zero cantavano personaggi famosi e lui si vedeva solo alla fine del videoclip. Quello di Tiziano Ferro invece parlava di amicizia. Dovrei fare una ricerca se non altro, perché non seguo questi artisti, fondamentalmente sono un esterofilo.
Qual è la musica che ascolti mentre scatti?
Come dicevo sopra, ascolto musica straniera, principalmente elettronica. Amo dare una carica emotiva alle modelle accompagnando gli scatti con delle basi ritmiche che riprendono un pò il mio carattere molto dinamico… ed in più mi diverte!
Secondo te, a che livello è la fotografia fashion in Italia? C'è tanta concorrenza o nell'ambito dell'alta moda lavorano solo pochi eletti?
L'Italia essendo uno dei fulcri mondiali della moda ha moltissimi talenti fotografici e la concorrenza è spietata, ma purtroppo siamo in Italia. Spesso sale in alto chi ha più conoscenze e chi merita rimane nell'ombra. Questa purtroppo è la realtà fotografica italiana. Non è semplice emergere pur avendo talento da vendere e si tende a utilizzare fotografi già famosi per campagne importanti. Raramente si prendono talenti nuovi e quando succede vengono sottopagati o addirittura non pagati affatto con la promessa della visibilità. Scusate la mia vena polemica ma è un argomento che mi tocca molto.
Il tuo talento, perché vorrei sottolineare che sei un'artista eccezionale, è stato anche notato da 'Art and fashion', un giornale di Miami. Raccontaci la storia.
La storia è breve. Sono stato semplicemente notato pubblicando le mie foto su vari portali e sono stato contattato direttamente dalla redazione del giornale. In America funziona diversamente che in Italia. Le opportunità sicuramente sono maggiori e il modo di pensare è profondamente diverso. Poi, chissà, magari la mia prossima tappa sarà Miami. Il destino riserva sempre delle sorprese, no?

Sei mai stato in Polonia?
Purtroppo no, non sono mai stato ma spero che prima o poi il mio lavoro mi porti a visitarla. Mi farebbe davvero molto piacere.
Conosci o hai mai lavorato con una top model polacca, tipo Anja Rubik (famosa ultimamente come testimonial di H&M), Kasia Struss & Jac (Gucci Spring 2010) o Anna Jagodziska (il volto più conosciuto di Vogue)?
Si, le conosco tutte e tre ma non ho mai avuto il piacere di lavorare con loro…chissà, magari in futuro potrà succedere.
Qual è la tua modella/o preferita/o?
La mia modella preferita non è una top model ma sicuramente una che poteva diventarlo ma che ha scelto una strada diversa, è una questione di feeling. Bellissima, bravissima e con una carica espressiva da top model. Il suo nome è Noemi Guadiero (napoletana).
Hai un'ideale di bellezza?
Oggi il mercato offre tante bellezze dell'est che vanno per la maggiore per la carnagione e perché i loro tratti somatici si sposano bene con la moda ma io sono tradizionalista, quindi preferisco ancora la bellezza mediterranea.
Conosci di persona Oliviero Toscani, in questo momento, il fotografo italiano più famoso nel mondo?
Non conosco personalmente Oliviero, anche se ci siamo incrociati più di una volta. Adoro i suoi scatti ed il suo stile.
Toscani ogni cosa che fa, sbalordisce. Anche questa frase detta da lui: "Attraverso la dittatura dell'immagine la razza ariana è diventata finalmente quello che non era riuscita a essere a cinquant'anni fa: Claudia Schiffer è riuscita dove Hitler ha fallito." Che ne pensi?
Penso che è stato solo un'insieme di circostanze che hanno portato Claudia Schiffer ai vertici della moda ma non scordiamoci che c'è anche l'opposto della medaglia, vedi Naomi Campbell.
A proposito dell'immagine, l'Italia nel mondo è spesso considerata come Paese dell'immagine. Sei d'accordo con questo?
Sì, sono d'accordo… anche troppo. Oggi in Italia è tutto un apparire in tutti i campi, da quello della moda a quello del quotidiano. È un pò triste pensarlo ma è la pura realtà. Una società fatta di cose effimere, purtroppo.
Il tuo colore preferito?
L'azzurro è un colore che mi fa pensare alla libertà, ai grandi spazi, all'infinito… Si, decisamente l'azzurro!!!
Mettiamo che l'anima di ognuno abbia un colore. La tua quale colore avrebbe?
Essendo un artista, quindi estremamente sensibile, il colore della mia anima varia a seconda degli stati d'animo. Quindi, direi che un arcobaleno calza perfettamente con il mio modo di essere.
Com'è Max Simotti fuori dal lavoro? O lavoro e la vita privata sono la stessa cosa per te? O forse dovrei chiedere, Max Simotti e Max Follie (il tuo sopranome artistico) è la stessa persona?
Fuori dal lavoro sono una persona semplice. Amo le cose genuine, adoro vivere la mia casa, i miei interessi, i miei amici. Direi che sono una persona abbastanza normale. Quando lavoro invece divento una persona super dinamica, molto istintiva, lavoro creando sul momento. Spesso improvviso, forse è questo che mi rende sia Max Simotti che Max Follie, come il dottor Jekyll e Mr Hyde… Sì, decisamente Max Simotti e Max Follie sono la stessa persona.
Il progetto sul quale stai lavorando ora?
Ho vari progetti in corso di realizzazione alcuni fotografici ed uno cinematografico che dovrebbe iniziare i primi di gennaio ma preferisco non parlarne per scaramanzia. Vogliate perdonare questo mio vezzo.
Ogni giorno ricevi migliaia di complimenti dei tuoi fan (basta vedere la tua bacheca su Facebook). Le tue foto sono senza dubbio delle meraviglie della fotografia artistica, fashion & glamour. Qual è la tua ricetta per il successo e quale consiglio potresti dare ai giovani che vorrebbero fare il tuo mestiere?
La mia ricetta è semplice. Lasciare andare la fantasia, realizzare ciò che un fotografo si sente dentro e non standardizzarsi con immagini che sono spesso la copia di altre foto. Il mio consiglio è osare, osare, osare. Per avere un proprio stile fotografico questa è la scelta, secondo me, vincente.

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